domenica 23 novembre 2008

Bronzi di Riace


Beh, credo che l'immagine parli da sola...
Per chi non li conoscesse sono i fratelli Bergamasco, militanti nella Nazionale Italiana di rugby.
Sport interessante per diversi motivi... e poi vuoi mettere questi due con Totti o con Del Piero?
Niente da dire, esteticamente non c'è paragone....

martedì 4 novembre 2008

Doxa ed Epistème


Paola Binetti

e|pi|stè|me s.m. e f. TS filos., nella gnoseologia classica, la conoscenza
oggettiva, scientifica, in contrapposizione
alla conoscenza basata sull’opinione soggettiva
De Mauro - dizionario della lingua italiana


Mi scuso con i filosofi per aver preso a prestito queste precise categorie. Anche perché vorrei parlare di qualcosa che non è esattamente filosofico: la Binetti e la libertà di opinione.

Per chi in questo momento non ricordasse, Paola Binetti è una parlamentare del Pd, corrente teodem, ormai famosa per le sue infelici esternazioni. L'ultima delle quali riguarda l'omossesualità e il sacerdozio:

«Quindi queste tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia. Siamo davanti ad un' emergenza educativa...»

Di fronte a tali deliri qualcuno nel partito e fuori si è risentito, e molto. Così che la nostra teodem si è sentita in dovere di ritrattare. Oddio, ritrattare è una parola grossa. Insomma si è esibita in un'altra esternazione per salvare capra e cavoli. Di cui però personalmente non ho capito molto:

«Il mio era un criterio di prudenza, che sottolineava il rischio che si poteva presentare in alcuni possibili preti omosessuali, anche per la tipologia di compiti di formazione accanto ai giovani: non a caso la vicenda americana conferma in alcuni casi questa ipotesi. Il vero dramma è la pedofilia, che presuppone manipolazione, quando non aperta violenza. Ma non ho mai pensato, neppure remotamente, a qualsiasi possibile forma di sovrapposizione con gli omosessuali, se non in via di rischio ipotetico».

Che significhi questo "rischio ipotetico"non l'ho capito, o forse rifiuto di capirlo. Comunque a mettere ordine nel pollaio c'ha pensato il padrone di casa, Walter Veltroni, che certo ha detto che l'opinione della Binetti non appartiene al partito ma è personale e sbagliata e che il partito ha ben altre idee. Ma ha anche aggiunto:

«in un grande partito come il Pd non possono esistere "reati d'opinione" o processi per idee che vengano espresse»

Il che vuol dire che ormai anche dentro al Pd se uno dice una falsità o semplicemente una cazzata non può essere censurato o criticato. Perchè ormai non esiste che una cosa sia vera o falsa, si tratta di opinioni che hanno tutte uguale dignità e diritto.
Personalmente non so a voi, ma a me i conti non tornano...

P.s. Giusto per le fonti: le citazioni sono state prese dal Corriere edizione on-line. Che vi invito a visitare per farvi un'idea più precisa...

Gianni!!! Vai con l'ottimismo!!!



Non voglio ricordare la P2. Non voglio ricordare il conflitto di interessi. Ma quel che è certo è che Rai3, detta anche la nostra telekabul, l'ultimo baluardo dell'informazione "libera per quanto possibile" è stata vittima nelle ultime ore di un duplice attacco.

Il primo forse l'avrete visto nei telegiornali di oggi. Un gruppo di giovani facinorosi e destraioli che hanno tentato di raggiungere la redazione di "Chi l'ha visto?". Lo scopo dell'incursione non è chiaro ma immaginabile, la trasmissione aveva infatti trasmesso un video inedito sui fatti di Piazza Navona e i giovani di "Blocco Studentesco" non avevano gradito. Così scavalcando gli ormai mitici tornelli hanno deciso di farsi una passeggiata negli uffici della Rai. Inoltre per rendere ben chiara la posizione ci certi ambienti sulla questione, sono arrivate in trasmissione telefonate di minaccia ai redattori.

Il secondo attacco sembrerebbe più "soft" ma per certi versi molto più inquietante. Viene da Marcello Dell'Utri, esponente di spicco della corte del Cavaliere. Nella sua intervista a "KlausCondicio", trasmissione in onda su youtube, ha messo il dito nella piaga. Il tg3 non diffonde ottimismo. Del resto l'ha detto anche Berlusconi che bisogna diffondere l'ottimismo, ma il tg3 con le sue facce un po' gotiche, un po' troppo dark, insiste a dare una visione negativa della vita. Per Dell'Utri è una questione di approccio stilistico, ma è chiaro che se poi la testata si occupasse un po' più di gossip e di costume e società si sarebbe tutti un po' più felici e ottimisti.
In fondo come diceva la pubblicità l'ottimismo è il profumo della vita...

lunedì 20 ottobre 2008

Ferrara dove seeeiiiiii!!!!!




Anch'io, devo dire, mi son fatta contagiare dal "fenomeno interattivo dell'anno" e mi sono iscritta a Facebook, che poi ad altro non serve che a scambiarsi le cazzatine con gli amici, fare test per lo più stupidi, mettere foto in cui io son venuta bene e gli altri male, mantenere una amicizia virtuale con gente che non vedo da una vita (e se non la vedo da una vita il motivo ci sarà) e instaurare amicizie virtuali con tipi di cui un'ora dopo non mi ricorderò più nulla (ma che vengono buoni per mandargli le sopracitate cazzatine).

Fin qui nulla di strano, sono in buona compagnia. E in buona compagnia ero pure ieri notte quando trascinata dal facebook-entusiasmo sono andata con l'Alberta e un reticente Valerio alla festa di Facebook di Ferrara.
La festa l'han fatta al Pomodoro, locale che devo dire non è malazzo, solo che è scandalosamente piccolo per quello che doveva essere un evento. Così la decantata area riservata in realtà non era altro che un pianerottolo e le bevande tanto promesse erano presenti in quantità ridicola (4 bottiglie di spumante e 7 caraffine di intrugli vari), se non altro la prima consumazione era omaggio (e vorrei anche vedere con 10 euro di entrata pagati anticipati...).

Ma quel che più è stato deludente è che nulla faceva pensare a una festa o a una serata organizzata in maniera particolare. Ma a far un minimo di animazione ci voleva tanto?
A far la solita lotteria di magliette, cappellini e gadget vari prendendo pubblicamente per il culo i vincitori, far vestire le cubiste col logo Facebook, dare il numero dei presenti, insomma le solite cavolate che danno l'impressione di una organizzazione.
Tirando le somme l'evento venne improvvisato e malamente, diciamo che la serata non è stata un disastro solo per la compagnia (che comunque frequento da anni e certo non grazie al "mitico Facebook").

martedì 16 settembre 2008

Troiaggine


Antonio Corradini - La Verginità


La vergine che 'l fior, di che più zelo
che de' begli occhi e della vita aver de',
lascia altrui corre, il pregio ch'avea inanti
perde nel cor di tutti gli altri amanti.

Ludovico Ariosto - Orlando Furioso


Da quel che emerge dai mezzi di comunicazione pare che fare il mestiere più antico del mondo sarà sempre più difficile. Almeno per chi ha "l'ufficio" direttamente in strada. Tra i divieti comunali che spuntano come funghi e il futuro decreto Garfagna (che scaglia la prima pietra, per quanto sul suo essere senza peccato qualche dubbio sia lecito nutrirlo), attività come l'adescamento, la promozione di se stessi e la giusta contrattazione sul campo saranno (pare) sanzionate.
Quand'è così capiamo giustamente come sia lecito chiudere la stalla prima che scappino gli ultimi buoi. Ossia proporre le ultime transazioni prima che sia troppo tardi. E una fanciulla sveglia queste cose le afferra eccome...

Mi riferisco a Francesca. Che non è mia conoscente (come avrete pensato voi disdegnatori di gossip...) ma detta showgirl della foto. Insomma, la belloccia che ha partecipato all'ultimo Grande Fratello e che senza arte nè parte gode per il momento a presenziare con la sua immagine patinata cabine di camionisti, officine e vari ambienti dove ogni altra presenza femminile è rigorosamente interdetta.

Conscia di tanto merito la pulzella, custode di una verginità che in certe situazioni inizia forse a starle un po' stretta, ha pensato bene di monetizzare la cosa vendendo all'asta la propria fresca e matutina rosa per la ragguardevole somma di un milione di euro.
Mia riflessione personale: puttana è, in fondo è solo una questione di prezzo. Speriamo solo che adesso vada fino in fondo, che come mossa pubblicitaria è davvero, davvero triste.

Il notevole articolo su La Repubblica qui

Ferie/2



...per me non ha prezzo il profumo
del rosmarino, nè quello della lavanda
nè l'odore profano dei mirti
alla chiesetta di Portonovo, così
pudica
da nascondersi tra i pini e gli ulivi...


Ebbene sì, siamo a metà settembre, la temperatura si è abbassata e non di poco, ho i piedi gelati, ho messo a letto la coperta e ancora devo pubblicare il post con le mie ferie al mare... Ahh, che nostalgia, nostalgia canaglia...
Dunque quest'anno me ne sono partita sola soletta (che tanto la compagnia la si conosce sul posto) con destinazione Ancona e dintorni. Perchè Ancona?

Intanto c'è il Parco del Conero, il promontorio sul mare (e guarda che mare!!!), zona protetta dove si possono ammirare gioiellini come la chiesetta di Portonovo.

Poi poco lontano ci sono le grotte di Frasassi, dove vi conceranno come nella foto allo scopo di farvi provare sensazioni "speleologiche". E lì attorno c'è pure il Parco della Gola della Rossa e di Frasassi, dove se non siete pigri come me potrete fare delle belle escursioni (e trovate in internet tutti i sentieri http://www.parcogolarossa.it/escursioni/FrameMenu.asp).

Nell'entroterra poi potrete trovare paesi incantevoli come Fabriano, dove ho visitato il Museo della Carta e della Filigrana e ho imparato qualcosa in più su come si fanno i soldi (anche se all'atto pratico non è che mi serva a molto, purtroppo...).

Insomma se qualcuno mi chiede ancora "Perché proprio ad Ancona?"... gli arrivano un po' di insulti...

Ah, e adesso pago qualche debito:
dunque devo fare pubblicità all'Ostello della Gioventù, dove mi son trovata davvero bene e dove ho conosciuto delle belle persone.
Secondo: devo fare pubblicità ad un ristorantino carino, "Al Carettiere" a Fabriano, dove mi hanno fatto un onestissimo menù fisso primo-secondo-contorno-acqua e quartino di rosso a €13,20. E mi hanno pure offerto il caffè...

Qui sotto trovate le foto, al solito cliccate sull'immagine, vi manderà a Picasa.



Da Ancona e provincia

martedì 26 agosto 2008

Ferie/1





Eccomi al resoconto di come ho passato direi splendidamente questo mese di agosto. Vedendo posti nuovi come sempre in classe economy.
Questa volta vi sottopongo qualcosa in stile Alberto Angela, una autentica meraviglia della natura (...) di quelle che l'uomo resta a guardare pensando fra sè e sè "Ostia..." (ovviamente nel caso l'individuo in questione sia veneto o spagnolo o hispanoveneto).

Ma andiamo con ordine: un paio di settimane fa ho raggiunto mio padre in quel di Brunico approfittando per un paio di giorni dell'ospitalità che mi ha offerto. Questa breve vacanza si profilò subito beona con fondamentali note gastronomiche (tipo caprolo in umido con la polenta e i finferli e canederli di spinaci al formaggio. Aahhh...). Finchè scoprii per caso che lì vicino si trovava la suddetta meraviglia: le piramidi di terra di Perca di Brunico. E sono riuscita a trascinare a vederle anche mio padre e la Luciana.

Come dice il nome si tratta di una serie di spuntoni di terra coperte ciascuno da una pietra a mo di cappello. Si sono formate, in epoca neanche tanto antica, a causa di una frana. Acqua, vento e neve hanno poi fatto il resto scavando quel che c'era da scavare.


Se siete schiavi della pigrizia come me sappiate che ci si arriva vicini vicini con una strada asfaltata. Se poi avete voglia di camminare in mezzo ai boschi sentieri ce ne sono e anche belli ripidi...

Per ulteriori foto vi rimando al solito picasa, abbiate la compiacenza di cliccare nella foto qui sotto.

Piramidi di terra

giovedì 14 agosto 2008

Non expedit


Non so se con maggiore sorpresa o disappunto ho assistito in questi giorni alla levata di scudi contro il settimanale cattolico Famiglia Cristiana. La rivista, rea di essersi ripetutamente schierata contro le politiche dell'attuale governo, è stata presa di mira da esponenti dello stesso, della maggioranza e da vari mezzi di informazione che ne sono più o meno dichiaratamente portavoce.

Quello che più mi colpisce è che non capisco dove sia lo scandalo. Visto che diversi fra quotidiani e periodici più o meno schierati tra il Corriere della Sera e Liberazione si sono permessi toni analoghi o forse anche più duri.

O forse è motivo di scandalo che un giornale dichiaratamente cattolico si permetta di criticare una parte politica che vuole rappresentare un certo cattolicesimo? Ossia quello ipocrita, bigotto e più legato alle gerarchie (e a comunione e liberazione e all'Opus Dei)? Si torna dunque al vecchio scontro chierico-fascisti contro cattocomunisti?
Ne ho la riprova leggendo nel quotidiano Libero (che proprio proprio libero non direi) l'articolo di Renato Farina:

"Mentre il Papa vede Tremonti, Famiglia Cristiana (che pubblica e vende le encicliche del medesimo Papa) attacca il governo. Non c'è da preoccuparsi però. Non saranno tali quisquilie a mandarlo via [Don Antonio Sciortino, direttore di F.C.]. In passato sì che Famiglia Cristiana ha portato acqua, dalla fine della Democrazia Cristiana in poi, alla sinistra..."
Libero, mercoledì 13 agosto 2008, p.10

Insomma, chi glielo fa fare a un settimanale cattolico, venduto in molte chiese, per di più come dice il nome rivolto alle famiglie, di impicciarsi di politica? Che hanno a spartire pie donne velate con certe beghe? I comunisti, quelli si che bisogna starne lontani, quei mangiapreti che la religione è l'oppio dei popoli...

O che forse, nonostante sia un settimale cattolico edito dalla San Paolo, che Famiglia Cristiana sia rimasta l'unica stampa libera in questo nostro paese?

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

domenica 15 giugno 2008

Terroni



Qualche ora fa è uscita la notizia che un deputato gallese è stato costretto alle dimissioni per aver definito gli italiani "greasy wops", che sinceramente non saprei come tradurre ma che credo suoni decisamente male.

Del resto sappiamo bene come sia credenza di noi italiani che i rumeni siano delinquenti, zingari e puttane, e ancora su scala nazionale molti al nord chiamano ancora gli italiani del sud terroni. Si dice che in passato i tedeschi trattassero i nostri connazionali in Germania peggio che gli immigrati extracomunitari e tuttora pare non abbiano una grande opinione di noi. I francesi godono della reputazione di sporchi e arroganti, mentre degli inglesi si dice siano i peggiori amanti d'Europa.

Tutto il mondo ci chiama mafiosi. Tutti dicono che dell'Italia amano il cibo. Parla di Spagna e ti risponderanno "Olè".

Viviamo di luoghi comuni che sconfinano nel razzismo. E non riusciamo a costruire una identità europea. Continuiamo a guardare con sospetto al nostro vicino.

La maglietta che porto in questo momento probabilmente è stata fatta in Cina o in Romania e porta la scritta "Made in Italy". I miei pantaloni sono stati fatti in Tunisia, le mie scarpe in Tailandia.
Le speculazioni internazionali fanno sì che il lavoro debba costare sempre meno mentre il prezzo del petrolio e dei generi alimentari cresce di giorno in giorno. Le merci fanno il giro del mondo per arrivare nelle nostre case. E noi non sappiamo difenderci da questa assurda globalizzazione.

I soldi non hanno odore. E a quanto pare non badano alla nazionalità.


Hace unas oras saliò la noticia que un diputado del Galles (presionado por la parte polìtica contraria) se ha dimitido por haber injuriado los italianos. Nos ha definido "greasy wops", que no se como traducir pero puedo asegurar que no sona bièn. De todas maneras yo sè que nosotros italianos creemos que los rumanos sean todos gitanos, ladrones y putas, mientras que los italianos del norte todavìa llaman los italianos del sur "terroni" y creen que sean vagos. Se dice que los alemanes tratasen nuestros connacionales que trabajaban en Alemania peor que los inmigrantes africanos y parece que todavìa no tengan gran opiniòn de los italianos. Los franceses pasan por ser sucios y creìdos, los ingleses como los peores en la cama.

Todo el mundo nos llama mafiosos. Todos dicen que adoran la comida italiana. Habla de espaNa y te responderan Olè.


Vivimos de lugares comunes que confinan con el racismo. Y no logramos construir una identidad europea. Continuamos a mirar suspechosamente nuestro vecino.

La camiseta que llevo en este momento probablemente ha sido hecha en china y lleva la etiqueta "Made in Italy", mis pantalones son de Tunisia, mis zapatos de Thailandia. Las especulaciones internacionales hacen que el trabajo cueste menos, el petroleo y la comida aùn màs y que las mercancìas viajen de una parte a la otra del mundo. Y no logramos defendernos de este sistema de globalizaciòn.
El dinero no tiene olor. Tampoco tiene nacionalidad.

sabato 17 maggio 2008

Il prezzo del lavoro




Il pulsante venne premuto e si udì un ronzio crepitante.

I due terrestri si chinarono ansiosi sulla loro creatura.(...) Alla fine
la sua voce, incerta ed esitante, uscì fuori distintamente

- Vorrei cominciare a lavorare. Dove devo andare?
Donovan corse alla porta - Scendi giù da queste scale - disse.
- Ti sarà poi detto cosa devi fare.
I. Asimov


La settimana scorsa ero con mia madre a fare un giretto nel più grande centro commerciale di Rovigo, quando vidi su di una vetrina uno strano annuncio. "Cercasi stagista".
Mi sembrò strano. Poi mi dissi che magari lo stage era per diventare direttore di punto vendita o vetrinista o qualcosa del genere. Comunque per curiosità andai a chiedere.
Mi venne risposto che per accedere allo stage l'unico requisito era di non aver avuto esperienza lavorativa nel settore e che era richiesto un impegno di quaranta ore settimanali con un rimborso spese di 300 euro mensili. Il tutto per vendere mutande e costumi da bagno, lavoro per il quale, non c'è che dire, è necessario un addestramento di tre mesi e una alta specializzazione. Il tutto con la possibilità di essere successivamente assunti, visto che "c'è bisogno di personale" (sic!).

Ormai non c'è che dire, il vecchio contratto di apprendistato o di formazione e lavoro non conviene più al datore di lavoro che si trova (poverino) a dover pagare anche i contributi al dipendente. Mentre con uno stage si ritrova con l'unico obbligo di dare copertura assicurativa al tirocinante; inoltre se è fortunato può accedere ai fondi per la formazione stanziati dalle diverse istituzioni. Senza poi l'obbligo di assunzione (e ci mancherebbe!!!). Assistiamo così ancora una volta all'emergere di contratti che nati per esigenze più che legittime vengono adattati a sostituire rapporti regolari di lavoro (contratti a tempo determinato o di apprendistato che esistono e sono nati per la formazione lavorativa).

Ieri notte in televisione ho visto una intervista al nuovo ministro de lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi. Collaboratore di Marco Biagi ha sottolineato la sua intenzione di applicare interamente il progetto del giuslavorista, esaltando flessibilità e meritocrazia come rimedi al lavoro nero e all'evasione contributiva. Peccato che a minori garanzie corrispondano maggiori insicurezze e che i datori di lavoro molte volte preferiscano a chi ha maggiori capacità ed esperienza chi si adatta a lavorare di più facendosi pagare meno.

La semana pasada, estuve dando un paseo con mi mama en el principal centro comercial de mi ciudad, cuando vi un anuncio en un escaparate. "Se precisa becario para practica".
Me pareciò un poco estraNo. Pensè fuese, yo que sè, una practica para convertirse en encargado o quizà en director de tienda u otra actividad para la cual es util una especializaciòn. Asì que por curiosidad entrè a preguntar.
Me contestaron que para aceder a la practica el candidado no tenìa que haber trabajado antes en una tienda, que se trataba de tres meses por un trabajo de quarenta oras semanales y con un reembolso de 300 euro por mes (algo màs de 2 eurazos por ora, mientras que un inmigrante explotado cobra 3 euros). El todo para aprender a vender bragas y baNadores, trabajo para hacer el cual es obvio que sirva una larga experiencia y tres meses de aprendizaje. Bueno, habìa la probabilidad de tener despuès una ocupaciòn ya que la tienda "necesitaba personal".

Asì que ha aprendido que esto es el periodo de las practica o stages. porque un contracto de trabajo regular como aprendiz ahora va a costar demasiado al jefe que ademàs tiene que pagar la seguridad social, mientras con una beca de trabajo tiene la unica obligaciòn de pagar un seguro al joven y desesperado trabajador, y si es afortunado puede aprovechar de fondos que la diferentes instituciones meten a disposiciòn para la formaciòn.


Ayer en televisiòn he visto una entrevista al nuevo ministro del trabajo Maurizio Sacconi, que ha exaltado la flexibilidad como remedio a la fraude fiscal y al trabajo illegal. Yo solo he visto que a menores garantìas corresponde màs desesperaciòn y reducciòn del sueldo. Y muchas veces a valor y experiencia se prefiere la disponibilidad a trabajar màs oras cobrando menos.

mercoledì 14 maggio 2008

Necrologio

Bed - 1955


L'altroieri è deceduto l'artista Robert Rauschenberg. Aveva 82 anni. E mi sembra giusto ricordarlo visto che egli fu un artista di rottura, uno di quelli che marcano una evoluzione.
Esponente del New-Dada seppe fondere all'astrattismo in crisi gli oggetti della vita quotidiana lasciandoli nel loro contesto, divenendo così precursore di nuove correnti come la Pop-Art e l'arte Concettuale. E soprattutto fu uno di quelli che continuarono ad approfondire l'eterna domanda dell'arte contemporanea: Cosa è arte?

Anteayer ha fallecido el artista Robert Rauschenberg. Tenìa 82 aNos. Y me parece justo recordarlo ya que el fue un artista de ruptura, uno de aquellos que marcan una evoluciòn. Exponente del New Dada supo fusionar el abstractismo y los objetos comunes, siendo precursor de nuevas corrientes como el Pop-art y el conceptual. Y sobre todo continuando la interrogaciòn que recurre toda la historia del arte desde el siglo pasado: Qual es la definiciòn de Arte? Y que es Arte?

lunedì 12 maggio 2008

Urgenza



E per avvertire i miei amici di un pericolo
che hanno sempre sfiorato,
come me stesso, senza conoscerlo,
ho tanto lavorato a questo disegno... Quando
ho disegnato i baobab ero animato
dal sentimento dell'urgenza.

Antoine de Saint-Exupéry

Alcuni giorni fa ho avuto occasione di partecipare alla "giornata della cooperazione", una serie di conferenze che quest'anno vertevano sul surriscaldamento globale. E ho sciolto alcuni dubbi, il primo fra i quali che il cambiamento climatico è inevitabile, checchè qualcuno si ostini ancora a negarlo.
Ciò che più mi ha meravigliato è stata la differenza tra la mia percezione come cittadina e la effettiva gravità della situazione. Non ero la sola. In una piccola tavola rotonda abbiamo esaminato il problema della comunicazione e visto come gli organi di stampa trattino in maniera sbagliata il problema. Infatti se ne parla poco e per lo più lo si fa in maniera sensazionalistica, quasi si avvicinasse la fine del mondo con scenari apocalittici. Così che uno non ci bada, un po' perché non si può credere a tanta drammaticità, un po' perché in fondo niente sembra cambiare e tutto procede come sempre, un po' perché la vita di ogni giorno già dà abbastanza grattacapi senza che uno si prenda anche la responsabilità di salvare il mondo...

Cercare la verità, cercare di guardare oltre il proprio limitato e interessato orizzonte è una responsabilità che dobbiamo accollarci. E per una volta dobbiamo farlo perché è giusto farlo.
Dobbiamo assumerci la responsabilità di questo mondo, visto che solo questo abbiamo...

Hace unos dìas tuvo la ocasiòn de partecipar a la "giornata della cooperazione", una sucesiòn de conferencias sobre el tema del cambio climatico. Donde he aprendido que el cambio climatico es una realidad y que solo se puede intentar limitar el daNo.
Lo que me ha asombrado es la diferencia entre la percepciòn que yo misma como ciudadana tenìa del problema y la efectiva gravedad de la situaciòn. En una pequena tabla redonda hemos visto como la manera que tienen los organos de comunicaciòn de hablar de este tema sea eqivocada. De cambio climatico se habla muy poco en la prensa, y cuando se hace, se hace de manera sensacionalista, como si el mundo tuviese que undirse de un momento a otro.

Asì que uno se olvida de tomarlo en serio, por una especie de repulciòn, porquè todo es demasiado dramatico por ser verdad, porquè al final todo continua como siempre y ya tenemos bastante de que preocuparnos dia a dia sin pensar en salvar el mundo...

Buscar la verdad, intentar mirar fuera de la propia limitada perspectiva es un compromiso dificil però necesario. Se tiene que hacerlo porquè es justo hacerlo.

Tenemos que encargarnos de este mundo, ya que solo tenemos esto...

giovedì 24 aprile 2008

Ma il cielo è sempre più blu...


Chi mi conosce abbastanza bene sa che in generale non amo molto il francesi. Però devo dire che non ho accolto troppo bene la rinuncia di Air France-KLM all'acquisizione di Alitalia. Siano benvenuti i francesi, i tedeschi e chi altro ci voglia entrare ( i russi però no, che con l'amico Putin le cose non sono per nulla chiare). L'importante è che non siano italiani, che conoscendo l'imprendifinanza italiana già mi tremano le vene e i polsi.

Il losco personaggio della foto si chiama Salvatore Ligresti ed è uno dei personaggi più importanti dell'area milanese. Secondo le ultime indiscrezioni pare abbia dato il suo sì alla famosa cordata (per cui si son fatti anche i nomi di Benetton e Tronchetti Provera) per mantenere Alitalia in mani italiane, con plausi nazionalistici vari.
Ciò che molti sembrano aver dimenticato è che quest'uomo è stato in galera (anche se per poco), indagato negli anni di tangentopoli e condannato per corruzione in via definitiva a due anni e quattro mesi.
Ha comunque continuato la sua attività di costruttore e immobiliarista ( ha partecipato alla rivalutazione della zona fiera di Milano e pare che il prossimo colpaccio riguardi l'Expò, vista la disponibilità di terreni in aree strategiche). Con l'aiuto dei tre figli controlla il 47% della Fondiaria-Sai (secondo gruppo assicurativo in Italia), e con la figlia Jonella ha voce nel consiglio di amministrazione del gruppo editoriale RCS (quello del Corriere della Sera, per intenderci). La famiglia Ligresti vanta partecipazioni anche in Mediobanca, Pirelli e Telecom (oltre a Milano Assicurazioni e Immobiliare Lombarda).
Da sempre amico della famiglia La Russa (sì, quella di Ignazio l'ex vice di AN, piuttosto non so se lo sapevate ma il figlio di questi è pure impelagato tra imprenditoria e finanza...), negli anni '80 approfittò dell'amicizia con Bettino Craxi, mentre adesso gode della "stima" del Berlusca. E su scala più piccola sembra che anche il comune di Milano ogni tanto gli dia un "aiutino"... (e se volete approfondire sulle attività di Ligresti costruttore e i rapporti con comune e provincia di Milano vi consiglio ilbel servizio di Report a questo indirizzo http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/
0,7246,243%255E1075536,00.html
)

E' dell'ultimora la notizia che il governo Prodi, tutt'ora in carica pur se scaduto, abbia approvato il "prestito" di 300 milioni di euro ad Alitalia per evitarne almeno per adesso il fallimento. Temo che alla fine dei conti con il nuovo governo si trasformino in un "regalino" per i compagni di merende di Berlusconi. Meglio sperare nel soccorso francese...


Quièn me conoce bastante sabe que no me caen bien los franceses. Pero tengo que decir que no veo muy bien que AirFrance-KLM haya decidido renunciar a Alitalia. Bienvenidos sean ellos, los alemanes y quien quiera (los rusos pero no, que las cosas con el amigo Putin no son nada claras).

Solo pido que no sean italianos, que ya "mi tremano le vene e i polsi" como decìa Dante. Porquè la clase empresarial en Italia està desde siempre enrollada con la politica y el mundo financiero.

El tìo de la foto se llama Salvatore Ligresti y es uno de los empresarios que, segundo las ùltimas noticias, se han ofrecido para "dar una ayuda" a Alitalia, tomando parte a un consorcio de inversionistas.

Este hombre en los anos '90 fue detenido y condenado por corrupciòn a dos anos y quatro meses. Pero ha seguido su actividad de constructor y inmobiliario (ha partecipado tambièn a la contrucciòn de la zona feria de Milan y su proximo golpazo se cree tendrà a que ver con el Expò), con la ayuda de sus tres hijos controla el 47% del grupo financiero Fondiaria-Sai. Con la hija Jonella mete la pata en el consejo de administraciòn del grupo editoriàl RCS que publica el major diario italiano, el Corriere della Sera. El grupo Ligresti tiene participaciones tambièn en Mediobanca, Pirelli, Telecom (y Immobiliare Lombarda y Milano Assicurazioni)
Desde siempre amigo de la familla La Russa (Ignacio La Russa es un importante personaje politico, antes del partido de Allenza Nazionale del cual fue vicepresidente, que ahora es parte del PDL), en los aNos '80 aprovechò de la amistad de Bettino Craxi ( entonces presidente del PSI y capo del gubierno italiano), mientras ahora goza de la ayuda y admiraciòn de Berlusconi. Parece que de vez en cuando el ayuntamento de Milan les daga el brazo.

Es de las ùltimas oras la noticia que el gubierno en funciòn (por ahora lo encabezado por Prodi) ha aprobado un "prestamo" de 300 milliones de eurazos para esquivar, por el momento, la quiebra de Alitalia. Temo que con la llegada del nuevo gubierno todo se convierta en un regalito a los amiguitos de Berlusconi.
Chi vivrà vedrà...

martedì 15 aprile 2008

Ma che colpa abbiamo noi...



No, non sono minimamente d'accordo con il risultato di queste elezioni, da Pecora rossa quale sono. Però posso capire il popolo italiano. Certo, sì, un po' delusa e depressa per la disfatta dei Compagni...

Era chiaro anche ai bambini che il centro-sinistra questa volta non ce l'avrebbe fatta. Uniti o non uniti. E questo per colpa degli innumerevoli errori che ha compiuto. Il primo dei quali il non dare una sicurezza di governo al paese. Perché non è possibile che chiunque debba sempre dire quello che gli passa per la testa, senza avere una linea comune, contrattando ogni riforma. E poi Veltroni non poteva sperare di chiamarsi fuori da certe situazioni solo per il fatto di non essere al governo, come se l'immondizia della Campania non dovesse finire per sporcare un po' anche lui, per dirne una.

In secondo luogo, anche se non trovo corretto parlare di campagna mediatica, non dobbiamo dimenticare quanto subdola sia la stampa italiana nel passare da un'emergenza all'altra. Così si sentiva l'emergenza sicurezza pure a casa mia, in un paese di 3000 abitanti dove l'ultima rapina in banca l'hanno fatta cinque anni fa e dove posso fidarmi a lasciare la bici in piazza senza lucchetto. O pensiamo a quanto la stampa negli ultimi giorni (non potendo parlare di politica) si sia concentrata sui pedoni investiti dalle auto. Perché sono fatti che, chiaramente, non sono mai capitati, una strage sulle strisce solo per questi giorni.

Quanto al successo della Lega, bisogna dire che l'orizzonte "piccolo mondo antico" da sempre è più rassicurante. Se però consideriamo che la pasta ci va a costare di più per una speculazione a livello mondiale e che l'economia non crescerà perché in America qualche banca ha concesso qualche mutuo di troppo, beh, penso che chiudersi in casa aspettando che spiova non sia una buona idea. In linea di massima.



No, no estoy de acuerdo con el resultado de estas ultimas elecciones, para nada. Pero entiendo a mis connacionales, y no estoy sorprendida, solo un poco decepcionada por la hundida de los compaNeros.
Estaba claro que el centro-izquierda no harìa ganado, todos o casi lo tenìan claro. Asì como està claro que la coaliciòn de centro-izquierda en estos dos aNos hizo una serie infinita de errores, el primer de los cuales fue de no dar una seguridad de gubierno. Una situaciòn en que todos los "aliados" decìan lo que le pasaba por la cabeza sin considerar cuanto fuese indispensable una lìnea de conducta comun. Una situaciòn en la cual cada reforma tenia que se contratada entre los partidos de gubierno, buscando compromisos dìa por dìa.
Ademàs, si me parece exagerado hablar de "campaNa mediatica" tenemos que considerar como la prensa en Italia no sea en general muy generosa con el gubierno y como sea muy solapada. Es decir que no actua directamente hablando de los politicos, sino hablando de las "emergencias" que pueden distorcionar la efectiva relevancia del mismo problema. Por dar un ejemplo, en los dìas de silencio antes de las elecciones los diarios y la televisiòn no hacìan otra cosa que hablar de peatones implicados en accidentes de trafico. Casi como fuese algo raro que de golpe empezò a pasar en estos dias.
Asì que los italianos buscaban soluciones. Y han elegido el tìo que daba las solucciones màs simples.

Cuanto a la Lega, ha tenido la ventaja de ser un partido cercano a la gente y crìtico frente a las instituciones politicas centrales. Claro que el "Piccolo mondo antico" es desde siempre tranquilizador. Si pero consideramos que la pasta nos va a costar màs por una especulaciòn a nivel mundial y que la economia no crecerà porquè en los EE.UU. los bancos han otorgado unas ipotecas de sobra, bueno, encerrarnos en casa esperando que pase la lluvia no creo que sea una buena opciòn.

lunedì 14 aprile 2008

Postazione di confine...

rocca possente


Queste sono alcune foto da me fatte alla Rocca Possente di Stellata di Bondeno e al paesaggio d'intorno. Come vedete si tratta di una torre, costruita dagli Este a guardia di una triplice frontiera. E che adesso, piccolina e soletta com'è, sembra quasi trovarsi in un paese straniero, in un'epoca straniera. Così, fra i pioppi e l'argine ad ascoltare il fiume...

E devo ringraziare il custode, che in cambio di una chiacchierata mi ha permesso di entrare anche fuori dall'orario di visita, e i ragazzi del gruppo de "I Conestabili del Finale" (http://www.conestabili.it/conesta.php ), che mi hanno fatto quasi vivere "I cavallier, l'arme, le audaci imprese" di cui scriveva Ariosto. E se volete chiamatemi pure Marfisa...

Altre informazioni sulla Rocca Possente le potete trovare in: http://www.comune.bondeno.fe.it/index.php?pg=7


Estas son unas fotos de la Rocca Possente di Stellata di Bondeno. Una edificaciòn a guardia de una frontera del estado de los Este. Y que ahora, bajita y soltera como està, parece como si estuviese en tierra estranjera, en tiempos estranjeros, mientras descansa en el medio de los chopos a oìr el fluir del rio...


Y tengo que dar las gracias al guardiàn que me ha permitido visitar la torre (que no era dìa de visita) en cambio de una charla, y los chicos de "I conestabili del Finale" (http://www.conestabili.it/conesta.php ) que me han hecho casi vivir "I cavallier, l'arme, le audaci imprese" de que escribìa Ludovico Ariosto. Y si quereis podeis llamarme Marfisa...

Màs noticias de la rocca estàn en http://www.comune.bondeno.fe.it/index.php?pg=7

sabato 12 aprile 2008

Prima del voto...



Un piccolo test da fare prima delle elezioni... Sulle aree di pensiero... Tutto sommato divertente...

Un juguetito interesante... para nosotros italianos que tenemos que votar. Y a ver quien està de acuerdo conmigo!

lunedì 31 marzo 2008

Marzo...

Palazzo Schifanoia, Salone dei Mesi - Ferrara

...è finito. Ma ha lasciato comunque alcune cose da ricordare oltre allo "studio matto e disperatissimo"...

...se ha acabado. Pero pasando me ha dejado algo digno de ser recordado...

Londra

Così ho visitato anche Londra, con Alberta siamo state a far visita a Nausicaa. Pensavo peggio, anche se non capisco come facciano i londinesi ad andare al lavoro vestiti tutti uguali e poi a tornare a casa, in bus o in metro, senza neanche scambiare una parola tra loro.

Comunque sia Londra per me è un gigantesco negozio di giocattoli, che ha tutto, ma tutto è molto caro. E io sono rimasta a guardarla, incantata come una bambina, con gli occhiucci sgranati e la fronte e le manine appoggiate alla vetrina...
Quì ci stanno un po' di foto....


Asì que he visto Londres. Me la creìa peor y todavìa no entiendo bièn como los trabajadores de la city puedan ir por la calle vestidos todos iguales y como todos puedan estar en metro o en autobus sin hablar entre ellos, todos leyendo o escuchando musica en su I-pod. Son gente rara. Yo en todos los trabajos que he hecho siempre he intentado hacer un poco de camino con algun compaNero, para conocernos, charlar y pasar el tiempo...
De toda manera Londres es un poco una enorme tienda de juguetes, que lo tiene todo y todo muy caro. Yo la he mirada como una niNa, con la frente y las manos apoyadas en el escaparate.
Aquì hay algunas fotos.

londra febbraio - marzo 2008

Londra... in compagnia



Festa!!!

Si è laureata Marta. E l'abbiamo festeggiata per tutta Ferrara, con una discreta riserva etilica e una gran voglia di far "bubana". Così abbiam bevuto, abbiam ballato al ritmo di "pizzica" e cantato canzoni popolari come "dottore dottore", "o bella ciao", "Ma cche cce frega, ma cchecce'mporta". Una festa che rimarrà negli annali...

E se volete conoscere meglio Marta fate un salto qui...

http://blog.myspace.com/freakmarta

Se ha licenciado mi amiga Marta. Y hemos festejado todos por las calles de Ferrara en una fiesta que serà recordada por aNos, bebendo, cantando y bailando cantos populares como "dottore dottore", "o bella ciao", "ma che cce frega ma checce'mporta".

Y si quereis conocer mejor a Marta aquì està su blog:

http://blog.myspace.com/freakmarta

Le foto del delirio...

laurea Marta

lunedì 25 febbraio 2008

Obrigado



Cartolina di Lisbona

Ho riincontrato un libro. Prestato e non più restituito mi ha salutato ieri da uno scaffale di supermercato. E ci siamo ritrovati.

Il titolo è Sostiene Pereira; l'autore Antonio Tabucchi, e personalmente credo sia uno dei più bei romanzi italiani del secolo appena passato.

Bello per me perchè parla di Lisbona, città che ho conosciuto e amato. E per me Lisboa è la Praça do Comercio che si apre in un generoso abbraccio ad accogliere il Tago. Sono le stradine lastricate che si inerpicano, le case ricoperte da azulejos. E il rito della jinja, l'odore delle sardinhas asadas e il gusto asprigno e sabbioso che lascia in bocca il vinho verde...


Ma Sostiene Pereira è anche la rassicurante abitudine di una vita triste, che dietro la trincea della letteratura coltiva il ricordo di una moglie fragile e amata, di una giovinezza forte e passata. Sono gli anni più cupi nella storia della nostra Europa. E' un ragazzo che amava troppo la vita per scrivere di morte.

E' la brezza atlantica, che dissolve l'afa opprimente della non vita...


He reencontrado un libro, prestado y nunca devuelto. Y ayer me saludò desde el estante de un supermercado (y tuvo que comprarlo). Creo sea una de las mejores novelas italiana del siglo que acaba de pasar, es "Sostiene Pereira" de Antonio Tabucchi.

Me gusta porquè habla de Lisboa, que para mi es la Praça do comercio, generosa come un abrazo que acoge el Tago. Son la callecitas enlosadas, las casas encubiertas de azulejos. Es el ritual de la jinja, el olor de las sardinhas asadas, el sabor agrio y arenoso que deja en la boca el vinho verde.

Pero Sostiene Pereira es tambièn el alentador hàbito de una vida triste, que se atrinchera detràs de la literatura a acariciar los recuerdos de una mujer fragil y querida, de una juventud fuerte y pasada. Son los aNos màs obscuros de la historia de nuestra Europa. Es un chico que querìa demasiado la vida para escribir de muerte.

Es la brisa atlàntica que desuelve el bochorno agobiante de la no-vida...



Cabo da Roca - Portogallo

mercoledì 20 febbraio 2008

Il fiume delle stelle


Mi è successo domenica scorsa. Di svegliarmi abbastanza presto la mattina e visitare il museo della mia città: il "museo dei grandi fiumi", e di riflettere. Sul fatto che il mio quasilavoro non è poi così inutile.
Una delle scoperte più importanti della scienza moderna è il DNA, una serie di catene chimiche nelle profondità della nostra materia, che ci spiega il perchè del nostro essere come siamo, la nostra storia biologica. E sembra che l'uomo si possa spiegare per codici chimici. E ho pensato che il mio lavoro di umanista non è alla fin fine così diverso. Solo non si tratta di indagare il passato per chimica, ma per immagini, per archetipi.
Perchè ci sono storie vecchie quanto la storia dell'uomo.
Come la storia di Ulisse, uomo dell'età del bronzo, tanto famoso che la sua vita passò di bocca in bocca fino a essere scritta. E attraversò il mondo greco, e il mondo romano con Virgilio, e il medioevo con Dante. E secoli e secoli senza essere dimenticato. Fino ad arrivare in Irlanda a vivere di nuovo su di un'opera di un tale James Joyce...

Vivo vicino ad un fiume, il Po, che però gli antichi chiamavano Eridano. Un fiume che scorre fra le stelle e che ha molte storie da raccontare.
Come quella di Fetonte, un ragazzo, figlio del dio del sole. Che per avere una prova dal padre provò a condurre il carro del sole.
Solo che non era pratico, salì troppo in alto, poi scese troppo in basso. E fece i deserti e bruciò gli uomini che ancora oggi sono rimasti neri. E Giove, per evitare guai ancora più grossi, lo fece precipitare nell'Eridano, dove le sorelle fatte pioppi lo piangono con lacrime d'ambra.
Durante l'età del bronzo, nella zona dove vivo arrivava l'ambra dal Baltico, veniva lavorata e poi prendeva la via del Mediterraneo. E ancora oggi a Crespino la piazza principale ha il nome di Piazza Fetonte.
A volte il passato continua a passare.

Me pasò el pasado domingo. De levantarme por la maNana, de visitar el museo de mi ciudad ("Museo dei grandi fiumi"), y de reflexionar. Sobre el hecho que mi casi-trabajo no es al final asì inutil.
Una de las cosas màs importantes que està estudiando la sciencia moderna es el DNA, una serie de cadenas quimicas en el profundo de la nuestra materia, que nos explica porquè somos asì, nuestra historia biologica. Y parece que el hombre se pueda explicar por còdigos quìmicos.
Y he pensado que mi trabajo de humanista no es al final asì diferente. Solo no se trata de indagar el pasado por quimica, sino por imagenes. Por arquetipos.
Hay historias que son viejas como la misma historia del hombre.
Como la historia de Ulisses. Que era un hombre de la edad del bronce.
Un hombre tan famoso que su vida pasò de boca en boca hasta ser escrita.
Y pasò el mundo griego, y el mundo romano con Virgilio, y la edad media con Dante. Y siglos y siglos despuès sin ser olvidado. Y llegò en Irlanda y viviò de nuevo en una obra muy importante de un tal James Joyce.

Jo vivo cerca de un rio, el rio màs grande de Italia. Ahora se llama Po, pero los antiguos lo llamaban Eridano.
Y es un rio tan importante que tiene un lugar en el cielo, en las estrellas.
Y ha dejado muchas historias.

Habìa un chico, se llamaba Fetonte. Y su padre era muy importante. Era el dios del Sol. Un dìa alguien puso en duda esto. -Pìdeme lo que tu quieras - dijo el dios del sol - eres mi hijo y te lo darè.
Y Fetonte pidiò de poder conducir el carro del sol. Su padre lo advirtiò, no es facil conducir el carro del sol. Pero èl quizo intentarlo y acabò un desastre. Pasò demasiado cerca de la tierra y quemò algunos hombres. Y los hombres de allì todavìa estàn quemados y negros.
Asì que Jùpiter tuvo que darle un bofetòn, que lo hizo cajer y ahogar en el rìo Eridano.
Y sus hermanas, que habìan llegado al rio para llorarlo, todavìa allì estàn, y son los chopos. Y sus lagrimas son gotas de ambar.

En la edad del bronce en mi zona llegaba desde el bàltico el ambar que tranformada en joyas, continuaba su viaje hacìa el mediterraneo.
Y todavìa hay un pueblo llamado Crespino, que està baNado por el Po, donde la plaza principàl se llama "Piazza Fetonte".
Tal vez el pasado no acaba.

Religione e fede

Certosa di San Martino - Napoli

Lo so, il tema è di quelli ben pesi, però il mese scorso ho avuto occasione di assistere a una tre giorni di conferenze che parlava anche di questo argomento e che si tenne nel convento dei cappuccini di Thiene. E so anche che può sembrare abbastanza strano che una pecorella felicemente smarrita come me abbia osato calcare il sacro suolo, però l'ho fatto, con le mie domande, le mie riflessioni e soprattutto con il mio scetticismo.
L'oratore in quella situazione fu Alberto Maggi, frate e studioso della bibbia, con una serie di opinioni ( o, più probabilmente, di convinzioni) del tutto diverse da quelle del nostro amatissimo (?) Papa Ratzinger. Si, perchè Maggi non vede molto bene la religione, intesa come insieme di regole il cui compimento è garanzia di salvezza, o meglio, dice che il Vangelo stesso la condanna quando la preoccupazione di seguire queste sterili regole allontani dalla Fede, dal seguire l'insegnamento di amore verso l'altro, che è il vero insegnamento di Cristo. E tutto ciò mi vede più o meno d'accordo.

Poi però arrivò a dire che il cristiano per giungere alla Salvezza deve dedicare la propria vita al prossimo. Affermazione che mi è parsa davvero estrema. Non solo perchè in verità difficilmente applicabile. Ma soprattutto perchè penso che il nostro dovere prima di tutto sia di occuparci di noi stessi. Secondo me se non arriviamo a realizzarci, a conoscere veramente noi stessi e la vita, se per prima cosa non riusciamo a volerci bene non possiamo essere d'aiuto a nessuno.

Ma forse questo è perchè al momento sento il bisogno di prendermi cura di me stessa e di realizzarmi. E di cercare di essere felice...


Ya lo se, el argumento es pesado, pero me pasò el mes pasado de asistir tres dias de conferencias sobre religiòn y fe que tuvo lugar en el convento de los capuchinos de Thiene. Ya lo se, parece estraNo que una como yo haya pisado un lugar sagrado, pero lo he hecho, con mis preguntas, mis reflexiones, y sobre todo llevandome en la maleta todo mi escepticismo.
El tìo que hablaba se llama Alberto Maggi, es fraile, estudioso de la biblia y tiene unas opiniones (o màs probablemente unas convicciones) que son de toda manera diferentes de las de nuestro querido (?) papa Ratzinger. Si, porquè èl no vee muy bien la religiòn, entendida como conjunto de reglas cuyo cumplimiento garantiza la salvaciòn, o, mejor, dice que el evangelio la condena porquè la preocupaciòn en seguitar estas reglas aleja de la fè, de seguitar la verdadera enseNanza de amor hacìa el otro, que es la verdadera enseNanza de Cristo. Y esto me vee màs o menos de acuerdo.

Pero llegò a decir algo que para mi es extremadamente extremo.

Llegò a decir que el cristiano para llegar a la salvaciòn, tiene que consagrar su vida a los demàs.
Yo no estoy de acuerdo, no solo porquè creo que sea algo muy dificil, sino porquè creo sea fundamentàl dedicarse primero a nosotros mismos. Creo que si no nos llegamos a una realizaciòn, si no nos llegamos al verdadero conocimiento de nosotros y de la vida, si no nos queremos primero, no podemos ayudar de verdad a nadie.

Puede que esto sea porquè en esto momento siento la necesidad de cuidar de mi misma y de realizarme. Y de intentar ser feliz...

lunedì 11 febbraio 2008

Era ora...


Finalmente!!!!

Ho passato l'ultimo esame e per avere il sudato pezzo di carta mi manca "solo" la tesi. Un "lavoretto" non esattamente facile, però, dai, il più è fatto...
Così che per studiarmi il Pirandello ho finito per trascurare il povero blog. vediamo di recuperare


Yaaa!!! he pasado el ùltimo examen y para conseguir mi sudado titulo tengo "solo" que hacer la memoria de licenciadura. Un trabajito que no es demasiado ligero, pero, anda, puedo decir que me falta un paso, nada màs. Asì que, leyendo y piensando en Pirandello he abandonado un poco mi pobre blog, a ver si puedo recuperar...

Auguri...

Buon compleanno a due amici: Vanni e Nausicaa. Due ragazzi che quasi non si conoscono, ma che hanno in comune il fatto di essere due giramondo, che non hanno paura di vivere in una città lontana o in un paese straniero. E di essere entrambi persone meravigliose, due dei migliori amici che si possano avere a questo mondo. Auguri e grazie ad entrambi, senza di voi la mia vita sarebbe più triste e difficile. E molto più noiosa.

Tanti auguri anche alla Costituzione Italiana, che ha compiuto 60 anni. Rappresenta l'essenza del nostro Paese e ha dentro parole importanti come diritto, libertà, solidarietà, ma anche dovere e responsabilità. E' quello che ci fa essere cittadini.



Feliz cumpleaNo a dos amigos: Vanni e Nausicaa. Dos
chicos que casi no se conocen, que pero tienen en comun el hecho de ser trotamundos que no tienen miedo a vivir en otras ciudades o en paises estranjeros. Y el hecho de ser dos personas meravellosas y dos de los mejores amigos que pueda tener. Gracias Vanni, gracias Naui, sin vosotros mi vida seria mucho màs triste y dificil... y muchisssimo màs aburrida.

Felicitaciones tambièn a la Constituciòn Italiana, que ha cumplido 60 aNos y que para mi es la mejor constituciòn del mundo. Porquè representa la esencia de mi Paìs y porquè habla de derechos, libertad, solidaridad y tambièn de obligaciònes y responsabilidades. Nos hace ser ciudadanos...
E' caduto il governo...
...e si è fatto male. Ma più ancora ci siamo fatti male noialtri, cittadini della repubblica delle banane e degli ombrelli nel sedere. Nel frattempo i nostri "rappresentanti" festeggiavano a mortadella e spumante. In parlamento. O festeggiavano il carnevale?

"Ha caìdo el gubierno..."
Y se ha hecho daNo. Pero el daNo peor es para nosotros. Mientras nuestros "representantes" festejaban con mortadella y spumante. En parlamento. O tenìan que festejar el carnevàl?

mercoledì 16 gennaio 2008

Inno alla libertà

Jackson Pollock - The Deep Inside


Fu il mese scorso che Valerio, per preservarmi dalla stucchevolezza della televisione del periodo natalizio (e dalla conseguente depressione), mi passò qualcosa per sopravvivere, ovvero un Dvd con dentro un gran film: Qualcuno volò sul nido del cuculo.

A dir la verità questo film rappresenta per me qualcosa di particolare. La vidi in televisione molti anni fa e mi impressionò a tal punto che per molto tempo a chi mi chiedesse quale fosse il mio film preferito rispondevo con questo. Così che, a dir la verità, avevo un po' di paura, di esserne dopo tanti anni tanticchia delusa.
Non avvenne. Non saprei se definirlo di nuovo il mio film preferito ma sicuramente va a costituire una pietra miliare della mia cultura cinematografica. E non solo perchè vincitore di cinque Oscar e non solo per il profondo tema che va a trattare, la malattia mentale. Questa volta ho visto in questo film un "Inno alla libertà".

C'è una scena in cui McMurphy/Nicholson scopre che la maggior parte dei cosiddetti pazzi che con lui abitano il reparto sono lì per propria volontà. E scopre come questi preferiscano continuare a stare in un luogo che causa loro sofferenza, conducendo una esistenza senza senso, che guardare in faccia la libertà. Sono come quegli uccellini cresciuti in gabbia, che anche se si lascia loro aperta la porticina neppure si rendono conto che esiste un mondo al di fuori.

Nel finale memorabile solo l'Indiano, il Grande Capo troverà in sè la forza di una montagna, per cercare, per perdersi nella libertà. Gli altri, però, si sveglieranno...



Fue el mès pasado que mi amigo Valerio, para resguardarme de toda la dolzura que llena la televisiòn en el perìodo navideNo (y consecuente depresiòn) me pasò algo para sobrevivir, o sea un dvd con una gran peli: "
Alguien volò sobre el nido del cuco".

En realidad esta peli representa para mi algo muy particular. Ya la vì una vez hace muchos aNos, y tanto me tocò que por mucho tiempo a quièn me preguntase qual fuese mi peli preferida respondìa con esta. Asì que ante de verla de nuevo tenìa un poco de miedo, de salir decepcionada.
Obviamente esto no pasò. No se si llamarla de nuevo mi peli preferida ma seguro que continuarà representando algo fundamental en mi cultura cinematogràfica. Y no solo porquè vencedora de cinco Oscar o porquè habla de un argumento muy particular como la enfermedad mental. Yo he visto en esta peli un himno a la libertad.

Me hizo reflexionar el momento en que Mc.Murphy/Jack Nicolson descubre que la mayorìa de los locos en su divisiòn estàn allì por su voluntad. Y prefieren quedarse en un lugar que representa para ellos sufrimiento, en una existencia sin sentido, que mirar a la cara una libertad que es mucho màs dificil. Son como los pajaritos que pasan sus vidas encerrados en jaulitas, y cuando se deja abierta la puerta ni siquera se enteran que existe un mundo fuera.
En el final memorable solo el Indio encuentrarà el coraje de irse, perdiendose en el mundo. Los otros pero se despertaràn...

giovedì 3 gennaio 2008

Si chiude una porta, si apre un portone...

E così è finito anche il 2007 e di nuovo è arrivato gennaio, il mese del dio Giano. Giano, dio delle porte (ianua) e dei passaggi, con una faccia rivolta al passato e l'altra che guarda al futuro, Rappresentazione del vecchio e del nuovo...
E il mio capodanno? L'ho passato lavorando, un po' perchè un po' di soldi fanno sempre comodo, un po' per stare fuori dal tunnel del divertimento, visto che quando è obbligatorio divertirsi finisco sempre per sentirmi fuori posto.

Fu così che tornai a casa molto tardi e mi misi a guardare la televisione, a "sfurizzare" qualcosina e a bermi una tazza di tè. Finchè al mattino non scese mia mamma a chiedermi come era andata "ieri". Insomma, andai a letto che già era passata l'alba, quella che per me è l'ora più dolce. Però vedendo tutto quel chiarore non seppi resistere, aprii la finestra e mi affacciai a guardare. Faceva veramente molto freddo e tutto fuori era avvolto da una scorza di ghiaccio. E così lo vidi, il primo sole dell'anno, che anche in quella mattina di festa non si era dimenticato del mondo, e come ogni giorno stava lì, appeso al cielo, a guardare la terra, e aveva un raggio anche per me.
Buon 2008!



Y asì se acabò el 2007 y ya estamos de nuevo en enero, el mes del dios Giano. Giano, dios romano de las puertas (ianua) y de los pasos, con una cara que mira al pasado y la otra hacìa el futuro. Representaciòn del viejo y del nuevo...


Y mi nochevieja? La pasè trabajando, un poco porquè en el bolsillo siempre hace falta dinero, un poco para salir "fuera dal tunel de la diversiòn", como dice una canciòn italiana. Ya porquè quando divertirse es una obligaciòn yo no disfruto...


Asì volvì a casa muy tarde, y me puse a ver la tele, a picotear un poco y a beber una taza de the. Hasta que bajò mi madre a preguntarme de la noche de trabajo, asì que me fue a la calma cuando ya la que para mi es la ora mas dulce del dìa, el alba, ya habìa pasado. Pero viendo la luz no supe resistir: abrì la ventana y me asomè a mirar. Hacìa mucho frio y todo estaba envuelto en una càscara de hielo. Y lo vì, el primer sol del aNo, que en aquèl dìa de fiesta no se habìa olvidado del mundo y como todos los dìas estaba allì, en el cielo, a mirar la tierra y nosotros...


Feliz 2008.