mercoledì 16 gennaio 2008

Inno alla libertà

Jackson Pollock - The Deep Inside


Fu il mese scorso che Valerio, per preservarmi dalla stucchevolezza della televisione del periodo natalizio (e dalla conseguente depressione), mi passò qualcosa per sopravvivere, ovvero un Dvd con dentro un gran film: Qualcuno volò sul nido del cuculo.

A dir la verità questo film rappresenta per me qualcosa di particolare. La vidi in televisione molti anni fa e mi impressionò a tal punto che per molto tempo a chi mi chiedesse quale fosse il mio film preferito rispondevo con questo. Così che, a dir la verità, avevo un po' di paura, di esserne dopo tanti anni tanticchia delusa.
Non avvenne. Non saprei se definirlo di nuovo il mio film preferito ma sicuramente va a costituire una pietra miliare della mia cultura cinematografica. E non solo perchè vincitore di cinque Oscar e non solo per il profondo tema che va a trattare, la malattia mentale. Questa volta ho visto in questo film un "Inno alla libertà".

C'è una scena in cui McMurphy/Nicholson scopre che la maggior parte dei cosiddetti pazzi che con lui abitano il reparto sono lì per propria volontà. E scopre come questi preferiscano continuare a stare in un luogo che causa loro sofferenza, conducendo una esistenza senza senso, che guardare in faccia la libertà. Sono come quegli uccellini cresciuti in gabbia, che anche se si lascia loro aperta la porticina neppure si rendono conto che esiste un mondo al di fuori.

Nel finale memorabile solo l'Indiano, il Grande Capo troverà in sè la forza di una montagna, per cercare, per perdersi nella libertà. Gli altri, però, si sveglieranno...



Fue el mès pasado que mi amigo Valerio, para resguardarme de toda la dolzura que llena la televisiòn en el perìodo navideNo (y consecuente depresiòn) me pasò algo para sobrevivir, o sea un dvd con una gran peli: "
Alguien volò sobre el nido del cuco".

En realidad esta peli representa para mi algo muy particular. Ya la vì una vez hace muchos aNos, y tanto me tocò que por mucho tiempo a quièn me preguntase qual fuese mi peli preferida respondìa con esta. Asì que ante de verla de nuevo tenìa un poco de miedo, de salir decepcionada.
Obviamente esto no pasò. No se si llamarla de nuevo mi peli preferida ma seguro que continuarà representando algo fundamental en mi cultura cinematogràfica. Y no solo porquè vencedora de cinco Oscar o porquè habla de un argumento muy particular como la enfermedad mental. Yo he visto en esta peli un himno a la libertad.

Me hizo reflexionar el momento en que Mc.Murphy/Jack Nicolson descubre que la mayorìa de los locos en su divisiòn estàn allì por su voluntad. Y prefieren quedarse en un lugar que representa para ellos sufrimiento, en una existencia sin sentido, que mirar a la cara una libertad que es mucho màs dificil. Son como los pajaritos que pasan sus vidas encerrados en jaulitas, y cuando se deja abierta la puerta ni siquera se enteran que existe un mundo fuera.
En el final memorable solo el Indio encuentrarà el coraje de irse, perdiendose en el mundo. Los otros pero se despertaràn...

giovedì 3 gennaio 2008

Si chiude una porta, si apre un portone...

E così è finito anche il 2007 e di nuovo è arrivato gennaio, il mese del dio Giano. Giano, dio delle porte (ianua) e dei passaggi, con una faccia rivolta al passato e l'altra che guarda al futuro, Rappresentazione del vecchio e del nuovo...
E il mio capodanno? L'ho passato lavorando, un po' perchè un po' di soldi fanno sempre comodo, un po' per stare fuori dal tunnel del divertimento, visto che quando è obbligatorio divertirsi finisco sempre per sentirmi fuori posto.

Fu così che tornai a casa molto tardi e mi misi a guardare la televisione, a "sfurizzare" qualcosina e a bermi una tazza di tè. Finchè al mattino non scese mia mamma a chiedermi come era andata "ieri". Insomma, andai a letto che già era passata l'alba, quella che per me è l'ora più dolce. Però vedendo tutto quel chiarore non seppi resistere, aprii la finestra e mi affacciai a guardare. Faceva veramente molto freddo e tutto fuori era avvolto da una scorza di ghiaccio. E così lo vidi, il primo sole dell'anno, che anche in quella mattina di festa non si era dimenticato del mondo, e come ogni giorno stava lì, appeso al cielo, a guardare la terra, e aveva un raggio anche per me.
Buon 2008!



Y asì se acabò el 2007 y ya estamos de nuevo en enero, el mes del dios Giano. Giano, dios romano de las puertas (ianua) y de los pasos, con una cara que mira al pasado y la otra hacìa el futuro. Representaciòn del viejo y del nuevo...


Y mi nochevieja? La pasè trabajando, un poco porquè en el bolsillo siempre hace falta dinero, un poco para salir "fuera dal tunel de la diversiòn", como dice una canciòn italiana. Ya porquè quando divertirse es una obligaciòn yo no disfruto...


Asì volvì a casa muy tarde, y me puse a ver la tele, a picotear un poco y a beber una taza de the. Hasta que bajò mi madre a preguntarme de la noche de trabajo, asì que me fue a la calma cuando ya la que para mi es la ora mas dulce del dìa, el alba, ya habìa pasado. Pero viendo la luz no supe resistir: abrì la ventana y me asomè a mirar. Hacìa mucho frio y todo estaba envuelto en una càscara de hielo. Y lo vì, el primer sol del aNo, que en aquèl dìa de fiesta no se habìa olvidado del mundo y como todos los dìas estaba allì, en el cielo, a mirar la tierra y nosotros...


Feliz 2008.