lunedì 5 ottobre 2009

Vaneggiamenti e profezie



La maggioranza fa quadrato attorno al proprio leader Berlusconi. Non è una novità. e questa volta le durissime parole, incitamento ad andare in piazza, sospetto di dendenze sinistre dei giudici, allarmismo sui tentativi dell'opposizione di rivotare come un calzino il risultato delle urne del 2008 eccetera eccetera, questa volta, dicevamo, le lamentazioni toccano a Cicchitto. Sentita distrattamente la notizia, mi son detta: vuoi vedere che dopo la manifestazione di sabato ci vogliono copiare e vedere quanti ne ragruppano in piazza loro?

Senonché la situazione è molto più tragica. Di che si lamentano adesso? Contro quali abusi il popolo del centro(?)-destra dovrebbe scendere in piazza?

Il problema è una sentenza di condanna. No, non verso Berlusconi, ma verso la Fininvest, che oggi è Mediaset e non è più di Berlusconi. Vabbeh, è della figlia, ma pure lui per anni a chi glielo faceva notare rispondeva "eccheccentra?"

La sentenza non è penale ma civile. In pratica la Fininvest viene condannata a pagare un risarcimento alla Cir di De Benedetti per aver agito slealmente (cioè corrompendo un giudice) riguardo all'acquisto della Mondadori, su cui De Benedetti avrebbe avuto prelazione avendo già firmato un accordo.

La sentenza non piove dal cielo ma deriva a sua volta da una sentenza penale del 2007 che ha visto condannati tra gli altri il suddetto giudice e Cesare Previti, allora avvocato di Berlusconi. Berlusconi no, anche se non assolto ma prescritto.

Detto questo il Pdl parla di giustizia a orologeria. Considerato che il lodo Mondadori risale al 1991, le prime indagini al 1995 e le condanne definitive al 2007, risulta assodato che per decidere delle date delle udienze le toghe rosse si servano di Nostradamus...

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