sabato 3 ottobre 2009

Se non è fascismo questo...




Questo è un post scritto sull'onda dell'indignazione. La notizia al solito l'ho trovata su un blog perché evidentemente certe porcherie non sono abbastanza gravi da trovare posto in un giornale, in pagine che non siano di cronaca locale.
Eppure sono notizie relativamente datate. La prima risulta nel sito de "Il Giornale" addirittura dal 30 maggio. Ne riporto un estratto.

Il «vicesindaco» Giancarlo Gentilini, interessato da sempre alla sicurezza dell’area, intensifica le verifiche facendo battere i palazzi sospetti porta a porta dopo aver valutato, e visionato, le numerose segnalazioni dei cittadini italiani che lamentano un sovraffollamento di immigrati in alcune abitazioni private.
La seconda notizia, un po' più fresca, è comparsa nell'edizione locale del "La Repubblica". Praticamente i vigili urbani di milano si appostano alle fermate degli autobus, fanno salire gli immigrati su di un autobus speciale con le grate ai finestrini e dopo il raccolto della giornata li portano in caserma per identificarli.
Insomma un essere umano che se ne va per i fatti suoi può essere fermato, condotto via e trattenuto una giornata senza che abbia compiuto alcun reato se non quello di trovarsi a Milano. E questo è il risultato della legge sulla "sicurezza". Qualcosa di molto vicino allo squadrismo.

Il provvedimento è difeso dal sindaco Moratti, che sostiene, copiando chissàperché Berlusconi, che la maggioranza dei cittadini di Milano è d'accordo con lei.

Altro strenuo difensore del provvedimento è il capogruppo della Lega al comune di Milano, proprio quello che aveva proposto di istituire vagoni della metropolitana riservati alle donne e ai milanesi, quello che trascorreva simpatiche serate a Pontida con i beoni amici leghisti a bere birra e a intonare cori razzisti contro i napoletani. Quello che non si capisce cosa ci stia a fare in politica, classe dirigente senza laurea e prudentemente promosso per rimozione al Parlamento Europeo. Questi ha rilasciato dichiarazioni come: "Quei bus hanno un effetto deterrente, vedendoli, i clandestini capiscono che se ne devono tornare a casa", o, "se non si è trovato un altro modo di fare i controlli, significa che quello è il migliore possibile. Ciò che conta è il risultato, cioè che tutti i clandestini se ne vadano a casa".

Io mi vergogno. E non posso fare a meno di sentirmi in qualche modo colpevole.

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