venerdì 12 giugno 2009

Polli



Non so voi ma ogni volta che sento parlare di statistiche mi viene in mente la famosa storiella del pollo. E questa volta la statistica non mi arriva da Renato Mannheimer o dal Premierissimo in persona, ma dal quotidiano Libero, per me ineguagliabile e ineguagliata fonte di ispirazione.

Si tratta di un sondaggio in apparenza molto serio, destinato ad appurare il grado di affezione dell'elettorato cattolico al Pdl e a Berlusconi, e che ha evidenziato come quasi un quarto degli elettori cattolici praticanti che votavano Pdl non abbiano confermato il loro voto. E vabbeh, ce ne faremo una ragione. Tanto quanti sono i praticanti cattolici in Italia? quanti i praticanti cattolici che nel 2008 hanno votato Pdl? Boh, non viene detto, anche se sarebbe stato utile per dare un quadro della situazione.

Dall'utilissimo sondaggio appare che quasi un quarto del quasi quarto dei cattolici praticanti che avevato votato per Berlusconi nel 2008 e stavolta no, hanno ponderato la loro decisione sulle dichiarazioni sui temi etici di Gianfranco Fini. E a questo punto tiriamo pure un sospiro di sollievo e iniziamo a capire a cosa è servito il sondaggio.

Ma emerge poi il dato sconcertante. Ben il 3,2% del quasi quarto di cattolici di cui sopra non ha confermato Berlusconi... a causa della vicenda Kakà.

Ripeto, per la vicenda Kakà.

(Libero poi aggiunge "mentre solo il 3,9% dei fedeli praticani che hanno lasciato il Pdl lo ha fatto perché non è d'accordo con la politica del governo sull'immigrazione", così noi comprendiamo sempre di più l'utilità del sondaggio...)

L'insieme dà un'idea assai poco lusinghiera del bacino elettorale cattolico del Pdl. Ma mi fa venire in mente anche un'altra idea. Che 'sti sondaggisti ci stiano prendendo per...

Appunto.

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