lunedì 12 maggio 2008

Urgenza



E per avvertire i miei amici di un pericolo
che hanno sempre sfiorato,
come me stesso, senza conoscerlo,
ho tanto lavorato a questo disegno... Quando
ho disegnato i baobab ero animato
dal sentimento dell'urgenza.

Antoine de Saint-Exupéry

Alcuni giorni fa ho avuto occasione di partecipare alla "giornata della cooperazione", una serie di conferenze che quest'anno vertevano sul surriscaldamento globale. E ho sciolto alcuni dubbi, il primo fra i quali che il cambiamento climatico è inevitabile, checchè qualcuno si ostini ancora a negarlo.
Ciò che più mi ha meravigliato è stata la differenza tra la mia percezione come cittadina e la effettiva gravità della situazione. Non ero la sola. In una piccola tavola rotonda abbiamo esaminato il problema della comunicazione e visto come gli organi di stampa trattino in maniera sbagliata il problema. Infatti se ne parla poco e per lo più lo si fa in maniera sensazionalistica, quasi si avvicinasse la fine del mondo con scenari apocalittici. Così che uno non ci bada, un po' perché non si può credere a tanta drammaticità, un po' perché in fondo niente sembra cambiare e tutto procede come sempre, un po' perché la vita di ogni giorno già dà abbastanza grattacapi senza che uno si prenda anche la responsabilità di salvare il mondo...

Cercare la verità, cercare di guardare oltre il proprio limitato e interessato orizzonte è una responsabilità che dobbiamo accollarci. E per una volta dobbiamo farlo perché è giusto farlo.
Dobbiamo assumerci la responsabilità di questo mondo, visto che solo questo abbiamo...

Hace unos dìas tuvo la ocasiòn de partecipar a la "giornata della cooperazione", una sucesiòn de conferencias sobre el tema del cambio climatico. Donde he aprendido que el cambio climatico es una realidad y que solo se puede intentar limitar el daNo.
Lo que me ha asombrado es la diferencia entre la percepciòn que yo misma como ciudadana tenìa del problema y la efectiva gravedad de la situaciòn. En una pequena tabla redonda hemos visto como la manera que tienen los organos de comunicaciòn de hablar de este tema sea eqivocada. De cambio climatico se habla muy poco en la prensa, y cuando se hace, se hace de manera sensacionalista, como si el mundo tuviese que undirse de un momento a otro.

Asì que uno se olvida de tomarlo en serio, por una especie de repulciòn, porquè todo es demasiado dramatico por ser verdad, porquè al final todo continua como siempre y ya tenemos bastante de que preocuparnos dia a dia sin pensar en salvar el mundo...

Buscar la verdad, intentar mirar fuera de la propia limitada perspectiva es un compromiso dificil però necesario. Se tiene que hacerlo porquè es justo hacerlo.

Tenemos que encargarnos de este mundo, ya que solo tenemos esto...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi impegno fin da ora a starti sulle croste, a farti la guardia, a controllarti più che posso affinchè tu non lasci per terra carte, cartine e cartacce e, soprattutto, mozziconi di sigaretta. e prega chidi dovere che non venga a sapere che anche tu, come migliaia di balenghi, prendi la macchina per fare 200 metri per andare a comprare le sigarette. detto questo, baci e abbracci e "a sa vdém".

eva ha detto...

majal abelardo, e stasera ci si vede pure...