giovedì 20 settembre 2007

Pavarotti era un cantante...

Qui viene ricordato da uno che gli è passato abbastanza vicino:


I monitor da cui esce la sua voce sembrano scoppiare e io, cantando sotto, mi
sento minuscolo, anzi, non mi sento affatto.
Le parole del ritornello,
attraverso lui, sembrano passare dal corsivo al grassetto sottolineato.
Anche orchestra e gruppo sembrano in difficoltà di volume rispetto a lui.
Come in una famosa gag di Jerry Lewis, ecco, capisco che se mi avvicino un altro po’,
Pavarotti mi spettina.
Ma non basta.
Ultimo refrain.
…ci vediamo da
Mario prima o pOOOOOOOOOOOOOOOOIIIIIIIII!
Quel POOOOOOIIII è un la in cui Pava, a suo agio, si può esprimere come vuole.
E allora va…
[…]
Quindi lui, l’orchestra e noi finiamo di colpo.
C’è l’attimo in cui il mondo si risistema.
E poi la gente che dimostra di avere molto apprezzato.
E io che ci metto qualche anno a smaltire la pelle d’oca.

Luciano Ligabue - Fuori e dentro il borgo, Baldini&Castoldi, Milano, 1997


Così Ligabue ricorda Pavarotti, e così mi piacerebbe fosse ricordato.

A me personalmente Pavarotti non è che fosse particolarmente simpatico, ma questo non era importante.

L'importante è che era una gran voce, di quelle che riconosci subito, di quelle che dici "è lui, è il migliore" e non devi convincere nessuno perchè tutti sanno che è così e basta.

Però adesso, dopo la sua morte, ci sono un po' di cose che mi danno un po' fastidio.

Perchè si parla, e troppo.

Quelli che sono stati al funerale.
Gli amici che lo ricordano e quelli che sono stati più amici degli altri.
Le ultime volontà cioè il testamento cioè a chi è che va la grana...


Intanto giornali, case discografiche e negozi di dischi si fregano le mani per far fuori qualche avanzo di magazzino.


Uno come Big Luciano merita un monumento. E invece è un grosso pezzo di pane su cui si affannano milioni di formiche...




Las palabras de antes son de Luciano Ligabue, un cantante muy popular en Italia, o sea, uno que no tiene problemas a llenar los estadios. El tuvo ocasiòn de cantar con el "Big Luciano" y es asì que lo recuerda.

Y es asì que yo, y creo todos los a quien de verdad le gusta la musica, queremos que sea recordado.

Porquè aquì està pasando algo.

Hay mucha gente que habla, y habla demasiado.

Se mira quien ha ido al funeral, hablan los amigo y los que son aùn màs amigos. Se habla del testamento, de quièn, al final se quedarà con el dinero, con la pasta. Y seguro que en algunas tiendas ya estàn pensando a quanto mejor se venderà la lirica en el proximo mes. Y todo esto me parece extremadamente triste.

Big Luciano se merecìa una estatua, un monumento.

En cambio lo han hecho un trozo de pan con encima un milliòn de hormiguitas.

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