
Questa parola mi girava per la testa ieri, quando ho deciso di viziarmi concedendomi io sola un pomeriggio culturale. Sì perchè la nuova esposizione organizzata da Ferrara Arte: Cosmè Tura e Francesco de Cossa - l'arte a Ferrara nell'età di Borso d'Este ha meritato la visita. Si tratta di una serie di opere che testimoniano la vitalità artistica e la magnificenza della corte estense a metà del '400, con uno stile che complessivamente si trova a metà tra il gotico, il rinascimento del centro Italia e l'influenza fiamminga. Vi risparmio ogni altra spiegazione tecnica, visto che si tratta di informazioni facilmente reperibili, e passo a una considerazione personale.

E così, riflettendo sull'importanza del dettaglio finisco per ritrovarmi fra le mani le lezioni americane di Italo Calvino, che considera proprio l'esattezza un valore necessario per difenderci dal disordine, dalla confusione, dai deliri approssimativi del mondo contemporaneo. E assegna all'arte, e in particolare alla letteratura (visto che è il suo mestiere), la responsabilità di creare oasi di ordine nel circostante, casuale regno del caos:
"Ma forse l'inconsistenza non è nelle immagini o nel linguaggio soltanto: è nel mondo. La peste colpisce anche la vita delle persone e la storia delle nazioni, rende tutte le storie informi, casuali, confuse, senza principio né fine. Il mio disagio è per la perdita di forma che constato nella vita, e a cui cerco d'opporre l'unica difesa che riesco a concepire: un'idea della letteratura."
Italo Calvino - Lezioni Americane, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1993
Per informazioni sulla mostra: http://www.palazzodiamanti.it/index.phtml
Impresionante.