martedì 4 ottobre 2011

In squero

E così sono a casa. Prima del mio ritorno avrei voluto scrivere su quanto è bella la Baviera, postando foto dei bassi monti innevati dell'Altmühltal, parlando della chiesa fortezza di Kinding e dei campi di luppolo, di Beilngries e dei suoi campanili che svettano in verde e oro. Avrei voluto parlare degli amici che ho trovato là e del Caffè Veneto, ritrovo di varia umanità italica, e di una cena a base di lumache in umido e vin rosso e 24 mila baci a far colonna sonora che pareva di stare dentro a un film. E di quelle strade che attraversano boschi e altipiani su cui uno non vorrebbe smettere di andare mai.

Avrei voluto fare tanto e vedere tante cose. E ora, dopo nove mesi, mi vivo la stranezza di stare a casa in via provvisoria.

In attesa di partire, un'altra volta, per un'altra destinazione. Si va a Barcellona, sto giro ci si dovrebbe fermare tre anni, salvo eventuali, immancabili imprevisti. 
Facciamo le valigie e prepariamoci. Dopotutto domani è un altro viaggio. 

 

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