sabato 29 ottobre 2011

Di Hegel e varie bulimie

Frutto di peregrinazioni internettiane fu ieri la scoperta di questa trasmissione della tv argentina. Un programma interessantissimo di filosofia, ben fatto, ben strutturato, ben raccontato. Insomma m'ha riappacificato con uno dei filosofi più ostici, il caro Hegel.





Sono tre video che parlano della dialettica "del amo y del esclavo", del padrone e del servo. Ad un certo punto si passa dalla filosofia al cinema, ed ecco che spunta un filmone italiano (vabbeh, co-produzione francese) che è la grande abbuffata:

La rappresentazione del suicidio per bulimia, de consumo fine a sé stesso di cibo e di sesso (e a tal proposito, annessi e connessi, vi rimando qui).

Spiega il video:
"Los amos van a morir comiendo, intoxicados con su propria comida, lo que nosotros a lo largo de los años hemos visto es que la burguesia sigue comiendo y no muere".

Quello che dice Hegel è anche che il servo arriva a superare il padrone attraverso il proprio lavoro, perché con il lavoro modifica la realtà e crea la cultura, mentre il padrone degenera nell'ozio e nel godimento dei beni altrui (si, l'ho ammazzato un po', ma perdonatemi). 
Ma oggi, forse, abbiamo davanti la vendetta del padrone. Oggi in cui ci viene portato via il lavoro e si viene illusi dal compromesso del godimento relativo.
Insomma forse, dico forse, la vendetta è questa qui...

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