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giovedì 14 aprile 2011

Riflessioni estemporanee su argomento troppo vasto

Se non la capite è una specie di citazione da Gaber...

Nsomma oggi non ho tanto da fare, e così approfitto di un articolo di Asor Rosa sul Manifesto.
che la situazione attuale in italia non sia fantastica lo sappiamo. Insomma siamo con le pezze al culo. La domanda che assilla molti però è: perché?
Ossia, perché tanti italiani continuano sulla Strada Maestra del voler farsi male da soli? Perché gli italiani continuano a votare Berlusconi? Perché la democrazia fa così spaventosamente cilecca?

Ovviamente non lo so, non lo capisco neanch'io. A chi dall'estero me lo chiede rispondo che probabilmente si tratta di una specie di debito karmico che stiamo pagando. Ed è la risposta più logica che mi viene.


Certo, per carità, pure Berlusconi ha la propria assurda idea di democrazia. Che funziona più o meno come un quadro di Escher, in cui funziona tutto quello che non dovrebbe funzionare. E che coincide in questo caso con l'investitura divina/popolare. Lui non è eletto dal popolo, Lui è il popolo, e come divino pontifex agisce nel Giusto. In confronto la dittatura del ploretariato era roba da dilettanti.


Ma torniamo alla democrazia "quea vera". Asor Rosa sembra affermare che quando la democrazia fallisce, quando il sistema democratico si inceppa, quando è stato violentato e in qualche modo snaurato, non lo si può "riparare" dall'interno ma è necessario uscire dalle regole democratiche.

Verrebbe da dargli torto. Ma è possibile che la società italiana si renda conto del baratro e decida da sola di darsi una alternativa (trovandola una alternativa credibile)?
Non penso dovremo aspettare molto per saperlo. Sperando che nel frattempo la politica non si abitui troppo alle vacche grasse del berlusconismo.